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La vera e concreta gestione dell'inflazione negli investimenti immobiliari

scritto daLuca Antonio Bortoliero

Dopo anni di stabilità e quiete, l’inflazione è tornata ad impattare l’economia in modo dirompente.

Con il costo della vita che si impenna ogni anno sempre di più, è proprio in questi momenti che ci rendiamo conto del valore e dell’importanza di investire i nostri capitali, per evitare che l’inflazione se li divori con gli anni che passano.

Se vogliamo proteggere la nostra famiglia e mantenere la nostra situazione intatta, dobbiamo allocare e diversificare con metodo i nostri risparmi.

Essendo un investitore e consulente immobiliare, ultimamente in molti amici e potenziali investitori mi chiedono:

“Investire nel mattone è davvero una valida protezione dall’inflazione?”

La risposta come al solito è “dipende”.

Dipende perché, come chiunque mastichi finanza sa, esistono investimenti sani e investimenti dannosi.

Questo concetto si applica anche al mattone.

In questo breve articolo, proverò a fare chiarezza sulla situazione attuale e sulla migliore tipologia di investimento immobiliare PROVATA per portare ritorni positivi anche durante le crisi e la crescita dell’inflazione.

Partiamo dal principio:

Di base, sono proprio gli asset reali e fisici quelli a combattere l’inflazione e proteggere il nostro patrimonio.

Non a caso, molti contratti di locazione prevedono in modo esplicito l’aumento dei canoni direttamente correlato all’inflazione. 

In alcuni casi, vengono stesi anche contratti di locazione con escalator fissi o revisioni dell’affitto in periodi specifici.

Questo si verifica anche in altre circostanze.

Per esempio, ultimamente si è verificato un brusco aumento dei canoni d’affitto collegato anche alla crisi energetica.

A confermare la teoria amica degli asset fisici è uno studio effettuato dalla Bank of America, incentrato sulla correlazione di varie asset class con l’inflazione statunitense tra il 1950 e il 2020. 

Per farla breve, lo studio mette in mostra come gli asset fisici forniscono una solida copertura contro la crescita dell’inflazione.

Il motivo è anche logico.

Un immobile (ma anche l’oro per esempio) è un bene fisico, quindi l’inflazione impatta anche su questo.

Di conseguenza, la crescita dei costi immobiliari è proporzionale a quella della moneta, il che si traduce in un solido scudo contro la svalutazione del nostro patrimonio.

Quindi, come spesso si dice, il mattone ci copre dai pericoli inflazionistici.

Il che per esempio non sempre vale per quanto riguarda la borsa.

Spesso vengono esaltate le prestazioni dei mercati finanziari…

Ma la verità è che i rendimenti enunciati nascondono il tasso di inflazione.

Per cui, un 10% o 12% annuo è in realtà un 7% o 8% mascherato.

Ma attenzione al “pricing power”.

Il fatto che l’immobiliare sia uno dei migliori scudi contro l’aumento del costo della moneta non significa che ogni investimento sia vincente.

Come dicevo prima, esistono investimenti sani e investimenti dannosi.

Quando si investe in immobili, più che l’inflazione dobbiamo osservare altri trend macroeconomici.

La pandemia ha fatto premere l’acceleratore a diversi trend, tra cui l’e-commerce e il lavoro da casa.

Tom Walker, Co-Head of Global Listed Real Assets, Schroders, spiega:

 “Queste tendenze strutturali di lungo periodo hanno indebolito il potere di determinazione dei prezzi (“pricing power”) per i proprietari di beni immobili come spazi commerciali e uffici. Di conseguenza, la capacità di trasferire gli aumenti dell’inflazione agli inquilini di questi edifici è fortemente limitata”.

Sempre Walker afferma:

“Bassi livelli di domanda e alti livelli di offerta rappresentano una combinazione tossica per qualsiasi mercato. Riteniamo che alcuni settori continueranno a sperimentare contesti operativi difficili nel medio-lungo termine. Pertanto, non è mai stato così importante selezionare con cura le opportunità di investimento in beni immobili. Concentrarsi sulle aree dove la crescita economica è costantemente più forte significa che gli investitori hanno più probabilità di poter trasferire l’aumento dei costi ai locatari”.

CapitalHome SRL abbraccia questo approccio agli investimenti immobiliari.

Quando si tratta soprattutto di protezione patrimoniale, non possiamo permetterci speculazioni ad alto rischio.

Dobbiamo andare sul sicuro, e possiamo farlo solo attraverso attente e precise analisi di mercato.

Un settore che negli ultimi tempi ha visto importanti crescite è sicuramente quello delle locazioni agli studenti.

Gli studenti stanno tornando a frequentare le lezioni in presenza, e questo ha portato a un aumento dei prezzi del 15%, con picchi del 20% in alcune zone.

L’esperto di Schroders si è anche voluto esprimere sulla mancanza di nuovi immobili, riconducendola a due ragioni fondamentali:

In primis, la pandemia ha portato a un iniziale rallentamento dell’offerta, a causa della chiusura dei cantieri. 

In secondo luogo, il drastico aumento del costo delle materie prime e i colli di bottiglia sul lato dell’offerta hanno comportato una riduzione dei margini per i costruttori. 

Tale contesto potrebbe risultare frustrante per gli sviluppatori, ma il lato positivo è che aumenta il valore e la domanda dei beni già esistenti.

Prima di terminare l’articolo, vorrei soffermarmi sull’aumento dei tassi d’interesse.

Molti investitori sono preoccupati dell’impatto che l’aumento dei tassi di interesse avrà sul settore immobiliare. 

Tuttavia, la storia ci insegna che questo non dovrebbe essere motivo di preoccupazione. 

Nelle fasi iniziali degli ultimi due cicli di rialzo dei tassi, infatti, il settore globale dei real estate investment trust (REIT) ha mostrato rendimenti totali positivi.

Il nostro consiglio dunque è quello di investire con raziocinio e consapevolezza.

Solo così possiamo sotterrare le possibilità di fallimento, e alimentare invece quelle di successo.

Questo è l’esatto metodo che porta noi di CapitalHome SRL a investire e allocare i patrimoni dei nostri investitori con limpida sicurezza.

Ed è per questo che ad oggi, ogni operazione è stata conclusa con sani profitti e ritorni.

Siamo una boutique a taglio sartoriale, e che dunque non può permettersi speculazioni azzardate e prive di fondamenta.

Questo ci porta anche ad affinare costantemente le nostre metodologie, al fine di ottenere ritorni migliori per i nostri investitori e di impattare nella maniera più ottimale sui suoli in cui operiamo.

Ti invito a leggere altri miei contenuti, perchè se hai apprezzato questo, ci sono alte probabilità che ne potresti trovare diversi altrettanto rilevanti.

A presto, Luca Antonio

luca antonio bortolieroImprenditore Immobiliare
Sono un imprenditore e nel 2008 ho fondato la mia prima società di capitali. Dal 2017 mi occupo di investimenti immobiliari con ottimi risultati.

Mi sono formato con i migliori investitori immobiliari presenti nel mercato, arrivando a fondare la mia prima società di investimenti immobiliari, Capital Home SRL, con la quale gestiamo operazioni immobiliari di prestigio.    
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