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Guerra del prezzo negli Investimenti Immobiliari: come prosperare nel 2023 e anni a seguire

scritto daLuca Antonio Bortoliero

Il mercato è sempre più dinamico, le esigenze abitative delle persone cambiano costantemente e, ogni Investitore Immobiliare che si rispetti deve agire di conseguenza.

Infatti, secondo i dati del FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti D’Affari), i numeri di vendite sono molto simili all’ultimo quadrimestre del 2021, principalmente per due fattori:

Innanzitutto, la domanda è ancora vista molto dinamica dal 56,3% degli agenti immobiliari.

In secondo luogo, l’offerta viene attualmente valutata in calo del 51,2%.

Questo significa che, nonostante la pandemia, la recessione e la guerra, la gente continua a comprare…

Il che si traduce in una forte mutazione delle esigenze abitative.

Infatti, a causa dei fenomeni mondiali a cui stiamo assistendo, la maggior parte dei compratori (come vedremo in questo post) oggi cerca soluzioni quasi opposte a quelle di 3 anni fa, 

La conseguenza?

Oggi costruire immobili “basici” può essere controproducente per chiunque, perché può farci risucchiare nel tanto temuto vortice della guerra del prezzo.

In questo articolo risponderò dunque a una domanda sempre più frequente e attuale:

Come può un investitore vincere la guerra del prezzo?

Come possiamo rendere la nostra operazione così unica e diversa in modo tale da vendere quasi subito e senza obiezioni?

Per rispondere a queste due cruciali domande, è necessario partire da lontano e argomentare a “strati”.

Innanzitutto, come accennato prima, tra tutti i fenomeni odierni, quello che ha sicuramente influenzato la nostra vita quotidiana in maniera più netta è stato il Covid.

Molte aziende e professionisti hanno dovuto adattarsi (non c’era altra scelta), e, come già saprai, sempre più aziende (soprattutto Big Company) hanno adottato l’approccio lavorativo dello Smart Working.

Approccio che probabilmente non sarà neanche temporaneo:

Secondo i dati, più della metà delle grandi aziende hanno dipendenti in Smart Working.

Prima della Pandemia (dati del 2018), “solo” 500.000 italiani potevano lavorare da casa…

A fine 2021 oltre 4 milioni.

E, pur quanto possa sembrare strano, sembra che gli “Smart Worker” siano più soddisfatti dell’organizzazione del lavoro rispetto alla media degli altri lavoratori (39%, contro il 18%) e del rapporto con i colleghi (40% contro il 23%). 

Pare anche che lo Smart Working aumenti del 15% la produttività per lavoratore e riduca del 20% il tasso di assenteismo.

Ma cosa ha a che fare tutto questo con un investitore immobiliare?

Molto semplice: sempre più persone lavorano in casa.

Di conseguenza, la location (come dico anche spesso nei miei post su Linkedin e Facebook) non è più una priorità.

I compratori ormai cercano altro da una immobile.

E, non essendo la location più al centro delle esigenze di una persona, sempre in più Italiani stanno cercando casa fuori dalle città, a patto che la zona sia ben collegata.

Anche qui i dati non mentono.

Lo conferma infatti un’indagine di Tecnoborsa del 2021 sulle sei maggiori città italiane con più di 500.000 abitanti (Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli e Palermo).

Secondo questa indagine, le famiglie sarebbero spinte a comprare casa fuori città per diversi motivi: a causa del malcontento verso la casa, il 50,3% desidererebbe avere un giardino privato, il 37,4% un’abitazione più grande,il 28,7% in una casa con almeno un giardino condominiale e il 23,4% in un immobile con più balconi o terrazzi.

Questo per un investitore immobiliare può significare una sola cosa: Attualmente c’è un’ENORME opportunità fuori dalle città.

Possiamo infatti cavalcare questo trend prima di tutti gli altri e, di conseguenza, effettuare operazioni di rigenerazione urbana in grado quasi di vendersi da sole.

Non è tutto:

Il covid ha certamente impattato la vita di ciascuno di noi dal punto di vista lavorativo, ma non solo.

Infatti, dovendo rimanere chiusi in casa (o limitare nettamente le nostre uscite), abbiamo avuto il piacere di unirci di più alla famiglia, di rispolverare valori quasi dimenticati e di tornare a dare la priorità a ciò che conta davvero.

Dunque, le nuove esigenze abitative non richiamano solo soluzioni fuori dai centri urbani, ma richiedono anche la presenza di spazi ricreativi in cui possiamo socializzare e rafforzare i rapporti familiari.

Anche questo è un importante indicatore per un Investitore:

Dobbiamo direzionare il nostro focus sugli spazi.

Costruire un immobile con grandi spazi anche nelle zone ricreative aumenterà infatti l’appeal di questo, e, rendendolo unico sotto ogni genere, non verranno richiesti “sconticini” o lunghe trattative.

Un ultimo punto fondamentale è la presenza di dispositivi e tecnologie Eco-friendly, fino a pochi anni fa considerabili come “elitari”, oggi invece alla portata di chiunque.

Il cambiamento climatico e la riduzione delle spese (di vario genere) sono sempre più al centro dei pensieri di OGNI persona, fornire soluzioni sempre più in armonia con la natura completa il puzzle delle nuove esigenze abitative.

Se riusciamo a soddisfarle anche da questo punto di vista,  rendiamo l’immobile percepito come UNICO e DIVERSO, facendo sparire qualsiasi obiezione o “devo valutare altre proposte”.

Questi critici aspetti trattati nell’articolo mi portano a una chiara e definita conclusione:

La guerra del prezzo nel 2023 (e anni a seguire) si vincerà con gli SPAZI.

Un esempio tangibile di quanto detto finora è sicuramente una delle ultime operazioni di CapitalHome: Rocca Tovo.

Nella realizzazione di Rocca Tovo, abbiamo rigenerato un complesso degradato ad Altavilla (provincia di Vicenza) in due unità immobiliari moderne, con spazi ampi, giardino e possibilità di modificare la zona relax a proprio piacimento.

E’ stata senza dubbio una delle nostre migliori operazioni finora, e i risultati non mentono.

Abbiamo ogni settimana richieste, e la cosa più importante è che nessuno degli interessati stia provando ad abbassare il prezzo in trattativa (a dirla tutta, probabilmente i prezzi lieviteranno, appunto per l’alta richiesta).

Questo è quello che succede quando un investitore lavora bene, si adatta e mette al centro dei suoi investimenti le esigenze del potenziale acquirente: Tanta richiesta, pochi “curiosi” e la guerra del prezzo è quasi dimenticata.

Fai questo e vincere negli investimenti immobiliari ti risulterà molto più facile rispetto al 90% degli altri investitori.

Per questo articolo è tutto.

Quando ho fondato CapitalHome, uno degli obiettivi che avevo era quello di aumentare la consapevolezza finanziaria delle persone, oltre che a portare valore sul mercato.

Ti invito a leggere altri miei contenuti, perchè se hai apprezzato questo, ci sono alte probabilità che ne potresti trovare diversi altrettanto rilevanti.

A presto, Luca Antonio

luca antonio bortolieroImprenditore Immobiliare
Sono un imprenditore e nel 2008 ho fondato la mia prima società di capitali. Dal 2017 mi occupo di investimenti immobiliari con ottimi risultati.

Mi sono formato con i migliori investitori immobiliari presenti nel mercato, arrivando a fondare la mia prima società di investimenti immobiliari, Capital Home SRL, con la quale gestiamo operazioni immobiliari di prestigio.    
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