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Come ci possiamo proteggere dall'inflazione?

scritto daLuca Antonio Bortoliero

Come l'inflazione può trasformarsi in una piacevole opportunità. Continua a leggere per saperne di più.

Ogni professionista sin da quando inizia a lavorare affronta molti inconvenienti.

Su tutti, c’è n’è uno molto scomodo.

Un indesiderato compagno di viaggio.

Parlo delle tasse.

Le tasse sono sempre di più parte della vita di ciascuno di noi.

Sono ormai abitudine, si danno per scontate.

Warren Buffett ha un metodo molto simpatico per insegnare ai bambini come funzionano le tasse.

‘Ogni volta che gli compri il gelato, mangiagli il 30%... così cresce già con questa abitudine’

(ovviamente si riferisce alle tassazioni negli USA, In Italia direbbe quasi il doppio…)

E per quanto ce ne siano già parecchie…

…IRPEF, IRES, INPS ecc…

… vi è una tassa dimenticata che ogni mese si mangia una piccola fetta dei nostri risparmi.

Piccola fetta che, se vista sul lungo termine, può diventare mastodontica.

Questa tassa è naturale…

… la diretta conseguenza delle crisi e del massiccio stampo di moneta delle banche centrali.

È, se vogliamo, la più inevitabile di tutte.

Di cosa sto parlando?

Ovviamente dell’inflazione.

Si può descrivere l’inflazione in 7 parole.

Aumento dei prezzi di beni e servizi.

In altre parole, aumento del costo della vita.

Quindi, meno potere di acquisto.

Se oggi abbiamo 1000 €, con un’inflazione annua del 3% , è come se in un anno ne bruciassimo 30…

… ottenendo dunque il valore effettivo di 970€.

La perdita di valore della moneta è sulla bocca di tutti.

Ogni media sta parlando di inflazione.

Specie ultimamente, con la pandemia che ha portato le banche centrali a stampare somme record.

Il problema?

Tutte le testate giornalistiche non fanno altro che analizzarne gli aspetti negativi.

E sia chiaro, sicuramente non è un qualcosa di sano.

Specie se si guardano solo le conseguenze nella vita ordinaria.

Tuttavia, ci sono molte facce dell'inflazione che non vengono considerate.

Viene sempre evidenziato appunto solo l’aumento dei costi.

Non ci viene mai data una soluzione.

Per questo scrivo questo articolo.

Per fare chiarezza e per rispondere a una domanda che è probabile tu ti stia ponendo.

‘Posso proteggere i miei capitali dall’inflazione?’

Risposta breve: Si.

Puoi farlo.

Non solo: con un po’ di accortezza e strategia puoi anche sfruttarla a tuo vantaggio.

Non sto parlando di mercato azionario o titoli di stato.

Non si può infatti prevedere l’andamento della Borsa (o dell’oro) e quindi non può essere una strategia di investimento sicura.

Anche se, a dire il vero, secondo numerosi analisti potremmo essere nel mezzo di una bolla.

Dei Btp con scadenza nella seconda parte del 2029 si può invece dire che il rendimento complessivo atteso negli otto anni è del 3 per cento…

… mentre l’inflazione cumulata, ipotizzando un tasso di crescita del 2 per cento annuo, raggiungerebbe il 17,8 per cento.

Dunque queste non sono le strade migliori da prendere.

O quantomeno, non le più sicure, specie il mercato azionario.

Esiste però un investimento diverso.

Un investimento che puoi utilizzare come scudo protettivo dall’inflazione.

Un investimento in grado non solo di proteggere i tuoi risparmi…

… ma anche di farli crescere nel tempo.

La parte migliore?

Con la giusta strategia, si possono quasi polverizzare i rischi correlati a questo investimento.

Parlo dell’immobiliare.

Il mattone è ancora il modo migliore per mettere i propri soldi al sicuro.

Prima di spiegarti il perché,bisogna chiarire una cosa.

Un argomento su cui da ormai decenni vi è dibattito.

Il debito.

Il debito è un male, giusto?

Sbagliato.

Se si sa utilizzarlo, può diventare il nostro migliore amico.

Purtroppo però, viene sempre sfruttato male.

In Italia c’è infatti un paradigma sbagliato.

Quello della casa di proprietà.

Molti Italiani comprano casa indebitandosi.

Una casa dove vivranno per il resto della loro vita e che lasceranno in eredità ai propri figli.

Il problema?

Facendo così, Non solo si caricano sulle spalle il peso del mutuo per decine di anni…

… ma subiscono per l’appunto gli effetti dell’inflazione.

Una casa ha dei costi.

Su tutti, quelli di manutenzione.

E anche questi col tempo aumenteranno.

Per non parlare dei tassi d’interesse sul prestito.

Bocciamo dunque l’acquisto di una casa di proprietà.

Qual è invece l’approccio giusto?

Avere una mentalità da investitore quando si compra un immobile.

Se mettiamo a reddito un immobile, non possiamo che trarne benefici.

Con l’aumento dei costi, infatti, aumenteranno anche i valori degli immobili.

Di conseguenza, anche l’affitto aumenterà.

Quindi l’inflazione diventa pressochè nulla e, se investiamo nelle giuste strutture, si può anche ottenere un buon ritorno sull’investimento.

Dal punto di vista del finanziamento, cambia veramente poco.

In linea di principio, i prezzi aumentano durante l'inflazione, il che influisce anche sui tassi di interesse per i nuovi prestiti.

Tuttavia, se concludi un buon contratto di finanziamento, avrai un lungo tasso d'interesse fisso e nulla da temere all'inizio (per esempio 10, 15 o anche 30 anni).

 Ma quando questo tasso di interesse fisso scade, i tassi di interesse potrebbero aumentare bruscamente e il tuo prestito diventerà più costoso.

C’è quindi anche una potenziale convenienza nel fare finanziamenti di lungo termine.

Per questo non tutto il debito è cattivo.

Se operiamo con strategia e know-how, possiamo indebitarci e allo stesso tempo creare flussi di cassa che, sottratto il mutuo, rimarranno ugualmente positivi.

Questo è uno dei grandi vantaggi dell’immobiliare.

Il poter creare entrate automatiche dal nulla.

Tutto quello che serve è la giusta conoscenza.

Cosa cambia invece per chi deve vendere casa?

In linea di massima il ritorno dell’inflazione è un’ottima notizia, perché il mattone è ancora visto dall’immaginario collettivo come un bene rifugio.

La domanda di case nell’ultimo anno è schizzata alle stelle.

(ne abbiamo analizzato in motivi in questo articolo

I prezzi sono ancora risaliti verso valori record e i tassi dei mutui, in particolare di quelli fissi, tenuti molto bassi…

… mentre, come già detto prima, i titoli di Stato sono ancora poco appetibili e la Borsa a rischio collasso. 

Tutto questo mentre nelle banche italiane sono parcheggiati con rendimento negativo circa 2000 miliardi di liquidità. 

In conclusione, crediamo fortemente che il settore immobiliare sia un’arma molto resistente all’inflazione.

Come sosteneva Darwin, ‘Non sopravvive chi è più forte, sopravvive chi si adatta’.

Per questo investire in immobili è la scelta migliore.

Gli uomini più ricchi al mondo distribuiscono il loro patrimonio in questo settore.

Questo perché storicamente ha avuto pochissimi crash di mercato e crisi. 

La resilienza del settore è dimostrata dai fatti.

Se dunque vuoi tenere i tuoi soldi al sicuro, non c’è investimento migliore che tu possa fare. 

Spero che questo articolo ti sia stato utile.

È normale essere spaventati dall’inflazione, ma, come ti ho mostrato in questo articolo, ci sono vie alternative.

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luca antonio bortolieroImprenditore Immobiliare
Sono un imprenditore e nel 2008 ho fondato la mia prima società di capitali. Dal 2017 mi occupo di investimenti immobiliari con ottimi risultati.

Mi sono formato con i migliori investitori immobiliari presenti nel mercato, arrivando a fondare la mia prima società di investimenti immobiliari, Capital Home SRL, con la quale gestiamo operazioni immobiliari di prestigio.    
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